2022 12 19 – Alī Ḥoseynī Khāmeneī
2022 09 16.
Con la morte di una giovane ragazza
la fine del tuo mondo
e quello dei tuoi sanguinari ebbe inizio.
Masha Amini, di anni 22,
Nika Esmailzade, di anni 17,
Sarina Esmailzade, di anni 16,
Hait Najafi, anni di 20.
Giovani
donne,
nel corpo abusate
fino alla liberazione, l’amica morte.
Mohsen Shekari, di anni 23,
Majid Reza Rahnavard, di anni 23,
i reo confessi da tortura,
e processati solo per scalciare all’aria.
Appesi per il collo a bracci di gru
tesi al cielo,
e variare così gli omicidi
in un didattico show.
Gasht -e Ershad.
Trasformare l’abbigliamento
in un codice morale da rispettare
con una polizia, che ha licenza di uccidere.
Name to Ramz Mishavad,
la profetica scritta sulla lapide di Masha
aprirà la porta dell’abisso nel quale, come Atlantide,
questo mondo tribale sarà sommerso.
WOMAN, da cui sei nato e che ti annienterà.
LIFE, che restituirà alle donne cultura, balli, lavoro e risate.
FREEDOM di camminare per la strada senza guinzaglio, senza controllo
e con i capelli al vento.
L’Italia, l’Europa, il Mondo
tacciono pavidi, senza dignità, senza onore
dimentichi dell’eroismo di queste donne, che non temono.
Non temono l’orrore dei Guardiani della rivoluzione.
Per l’eroismo di questi giovani
che affrontano la tortura e la morte,
sognando di librarsi,
ascoltando “musica allegra”.
Per il coraggio di madri e nonne
che, per aiutare la progenie,
gettano gli jabib,
calpestandoli sotto i piedi.
Anche padri e nonni, al fine,
capiranno,
condivideranno la ribellione,
che rovescerà l’ordine noto.
Non potrete ucciderli tutti
e, in ogni caso,
le ragazze ed i ragazzi
risulteranno disarmati vincitori.
Sono giovani e ancora
devono vivere la loro vita.
I giorni tuoi e degli armati, ormai,
sono già stati conteggiati.